Luglio sta finendo, e probabilmente tutti quanti cominciamo a guardare speranzosi verso Agosto, verso le ferie, verso il relax, il distacco dalla vita lavorativa, l'agognata vacanza... Nel frattempo - magari - facciamo qualche gita fuori porta, o una scappata al mare, ed è con questo mood che, qualche giorno fa, io e la mia morosa abbiamo abbandonato la città per esplorare la nostra bellissima penisola.
Arezzo è stata la nostra prima meta. Una città a cui io sono legato profondamente perché ci ho vissuto parte della mia giovinezza, dove ho ricordi indelebili, dove... Dove c'è davvero tanto da vedere, e da vivere.
Potrei partire dall'anfiteatro romano, visitabile gratuitamente (n.d.r. Basta chiedere al museo archeologico che vi aprano il cancello), e al piccolo parco che lo circonda.
L'anfiteatro è un buon punto di partenza per perdersi tra le splendide viuzze che con coinvolgono i luoghi centrali della città.
Si scopre velocemente che Arezzo è una città fatta di salite e discese, e che in 'cima' c'è tanto da vedere e da scoprire, come la
Fortezza Medicea, un punto privilegiato da cui ammirare il panorama e le terre circostanti, e dove poter vedere anche qualche esposizione di arte moderna, come quella di
Gustavo Aceves, Lapidarium, le cui opere ci ricordano che in battaglia non ci sono solo i vincitori.
E sarà anche uno scherzo del destino se, affacciandosi dalle mura della fortezza, lo sguardo cade automaticamente sul cimitero cittadino, voi non credete?
Ed è un piacere vedere una miriade di farfalle che girano attorno a te, come se la fortezza fosse un luogo fatato, magico, capace di poteri inimmaginabili.
Ma prima o poi bisogna abbandonare la fortezza per continuare l'esplorazione, e ad attirare l'attenzione è sin da subito la forma a matita del campanile del Duomo, che in questa occasione era impegnato nella celebrazione di un matrimonio.
Per cui proseguiamo, sempre al di fuori dai percorsi canonici, per cui
NO, non abbiamo visitato la casa del
Petrarca, e
NO, non abbiamo visitato neppure la residenza del
Vasari. Abbiamo fatto una capatina a Piazza San Domenico, per vedere
la chiesa delle Santissime Flora e Lucilla, e lungo la strada abbiamo immortalato angoli davvero curiosi...
Poi qualcosa ci ha attratti, un suono di tamburi lontano che... Non ci sarà mica una manifestazione in Piazza Grande? Corriamo, che altrimenti ce la perdiamo!
E potete immaginare la sorpresa quando in piazza non abbiamo trovato nulla... Ma è bastato seguire il suono dei tamburi per trovare la sfilata in costume.
Lentamente comincia a scendere la sera. La calura estiva si placa un pochino, le vie si popolano di giovani che si incontrano nei locali, di turisti che si godono un aperitivo tutto toscano, e di noi, che ci uniamo a tutti gli altri, per godere di questa bella città fino all'ora di cena, e oltre.
Per vedere altre foto di Arezzo, cliccate
qui, e magicamente sarete proiettati su Flickr, al mio album dedicato alla città.
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About the Author
Glauco Silvestri /
Author & Editor
Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.
Città meravigliosa Arezzo. Io ci sono stato alcuni anni fa e ne conservo un bel ricordo.
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