Ma ci si può commuovere nel vedere Top Gun Maverick al cinema? Probabilmente sì, visto che a me è successo.
Sapete? Con questo film, per la prima volta dai tempi del Lock Down, sono tornato al cinema. Mascherina FPP2, persone che se la tengono sotto il naso non appena si spengono le luci, persone che sgranocchiano cesti di popcorn più grandi di loro... Ah, che nostalgia dei bei vecchi tempi. Ne avrei fatto anche a meno, se non fosse che attendevo da molto, molto tempo, questo sequel.
Ero poco meno che adolescente quando uscì
Top Gun. Cruise aveva 10 anni più di me (24 contro i miei 14 anni), la Mc Gillis 15 in più. Io sognavo ancora di poter diventare un pilota d'aerei. Erano altri tempi. E quel film mi aveva fatto emozionare, sognare, mi aveva trascinato con la sua spacconaggine, con i suoi 'errori' plateali, con i sorrisi di Cruise e i fisici da palestra scolpiti sotto il sole delle spiagge americane, la bellezza ancora cristallina di Meg Ryan e le musiche tipicamente rock country di un mondo spensierato e allo stesso tempo incredibilmente adrenalinico... Insomma, mi ero affezionato a Pete Mitchell, a Nick Bradshaw, a Tom Kazinsky...
E l'altro giorno, ormai sono sulla soglia dei 50 anni, eccomi di nuovo in sala. Parte
Danger Zone di Kenny Loggins. Le scene sono ricopiate pari pari. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, ma su quella portaerei si vedono decollare i Super-Hornet, gli F35... Non ci sono più i mitici F14 Tomcat!
Fulmine a ciel sereno. Pete Mitchell ripara un vecchio P51, poi salta nella cabina di un aereo sperimentale e lo porta a Mach 10, poi lo distrugge. Eccoci proiettati in Top Gun Maverick.
La storia, non faccio spoiler, fa acqua da tutte le parti. Ma allo stesso tempo ricalca le tracce del primo film, non osa tanto quanto fece l'originale, e ci butta dentro una missione di guerra copiata e incollata da
Guerre Stellari... No comment! E' meglio.
Ma ci sono tutti! Invecchiati, nei panni dei loro personaggi cresciuti. C'è persino Val Kilmer, nonostante tutti i suoi problemi di salute, c'è pure lui. Manca solo Kelly... Ed è un peccato, perché con lei il film sarebbe stato perfetto.
Ma Pazienza... Perché quando ho visto il figlio di Goose, quando l'ho sentito cantare
Great Balls of Fire al piano... Come ho detto, mi è sembrato di tornare indietro. Questo film è una spacconata proprio come lo fu il primo, qui - è una mia sensazione - si è voluto seguire il passato, ma non osare altrettanto, così abbiamo adrenalina, dramma, emozioni, ma non si prova quel tuffo al cuore, quei momenti drammatici, concitati, quando l'F14 di Maverick subisce una imbardata incontrollabile, e il suo amico muore tra le sue braccia, in mezzo all'oceano... No, non ho provato nuovamente quel tuffo al cuore, ma ho rivisto con piacere tutti quei personaggi, cresciuti, comunque arroganti e pieni di sé, uguali a quando li avevo visti per la prima volta, e poi rivisti, e rivisti ancora, da ragazzino...
E' stata una splendida, commuovente, reunion. E peccato se il film non è proprio proprio perfetto.
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