Prima di partire per le ferie estive, capita sempre l'occasione per una
escursione fuori porta, magari alla ricerca di un po' di fresco e di boschi.
Per cui, oggi vi propongo un bel borgo abbarbicato sui colli bolognesi, poco
distante da Porretta, ma allo stesso tempo, immerso in una natura immacolata.
Parliamo di Castelluccio.
Il paese ospita anche un castello. E' il Castello dei Manservisi, ma
in realtà è una sorta di residenza estiva per i ricchi dell'ottocento che
dovevano recarsi a Porretta per delle cure termali e non volevano alloggiare
in paese, ma preferivano un luogo più adatto al loro rango economico. Nato
sulle "ceneri" di una vecchia costruzione, una famosa famiglia di
commercianti bolognesi hanno costruito questa residenza secondo la moda dei
tempi, imitando le strutture a forma di castello.
Con l'arrivo del nuovo secolo, la famiglia cedette la costruzione alle
istituzioni locali, le quali ne fecero una colonia estiva per bambini. Il
palazzo principale fu adibito all'amministrazione e agli ambienti comuni per
i bambini, mentre i palazzi di servizio furono adibiti a dormitori.
Oggi la struttura ospita mostre di vario genere, e di tanto in tanto
accoglie anche eventi unici, e interessanti. L'ingresso è gratuito, per cui,
salvo nei casi in cui gli spazi siano stati riservati per un evento privato,
la visita è aperta a tutti.
La località è colorata in modo incredibile grazie alle Ortensie, che godono
sicuramente di un clima meno aggressivo rispetto a quello che già si incontra
nella vicina Porretta, specie di questi tempi.
La chiesa di Castelluccio ha una struttura molto "montana". Nelle nostre zone
è tipica dei santuari, con l'ingresso definito da un colonnato e un'ampia
scalinata. L'abbiamo già vista in passato, e la rivedremo a breve, anche in
questa escursione.
Come promesso, alla fine usciamo dal paese a piedi. Seguiamo la strada e ci
lasciamo condurre da un percorso che di rado vede passare automobili. A un
certo punto, si scavalca il fiume e il percorso diventa sterrato. Ci si
addentra nel bosco, e la natura prende il sopravvento. La nostra destinazione
è il Santuario della Maria del Faggio, dove si narra che alcuni pastori videro
una apparizione della Madonna, proprio ai piedi di un albero.
Il percorso è lungo 6 o 7 chilometri, si può completare in un paio di ore
prendendosela comoda, scattando foto e ammirando il paesaggio, ma anche meno
se si ha un passo svelto e si bada solo alla destinazione da raggiungere. E'
fattibile per tutti, largo e comodo, mai punti difficili. Il tratto sterrato
non è forse adatto ai passeggini... Magari è meglio attrezzarsi con quelli a
ruote alte, e non usare quelli adatti al solo uso cittadino.
Ed ecco il Santuario...
Aggirando la struttura, proseguiamo salendo nel bosco, ancora 250 metri, per
raggiungere il punto in cui avvenne l'apparizione. Oggi il Faggio non c'è più.
Rimane solo il ceppo con le sue radici, ben protetto da una teca, mentre parte
del suo tronco è conservato all'interno del santuario.
E qui si chiude il nostro percorso. Per il rientro è necessario ripercorrere
la stessa strada, ma non è un male, visto che il paesaggio è splendido, e
sono presenti anche alcuni punti panoramici.
Le foto, e il video qui sopra,
sono stati realizzati con la mia fedele
Lumix G9.
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